Alla maniera… di Galatea
di Ambra Valeriani

Asfissiante Catullo, smettila!
Tra noi è tutto finito!
Per te sono terminati i giorni
in cui mi seguivi così fedele da sembrare il mio cagnolino,
tanto che più che amore, sembrava venerazione.
Per te sono davvero terminati i giorni
in cui accontentavo le tue brame
facendo tutti quei giochi…
Ma ora sono stufa: dunque, visto che non hai speranze con me, dimenticami.
Smettila di starmi addosso, non commiserarti,
anzi, mostrati uomo, mostra di saperti controllare.
Lasciami in pace. Ed ora, Catullo, dici che lo farai,
non mi ossessionerai, se non voglio, non mi cercherai.
Inutile che mi chiami “sciagurata”, la tua è solo gelosia della vita che mi resta.
Non pensare che nessuno più mi desidererà.
Stai pur certo, c’è ancora chi smania per me,
che c’è qualcuno che amerò, a cui apparterrò,
che bacerò, a cui morderò le labbra.
Catullo, tu, invece, sei condannato. E allora, rassegnati!


Alla maniera… di Amarillide
di Ambra Valeriani

Cocciuto Catullo, basta vaneggiare!
Il passato non ritorna, è perso.
Sono finiti per te gli splendidi giorni
quando ovunque ti conducessi, tu venivi
amandomi quanto mai una donna amasti.
Sono finiti davvero per te gli splendidi giorni
quando assecondavo i tuoi voleri
quando tutti quei giochi giocavamo
Ma ora io non voglio più: tu, perciò, non potendo più nulla, rinuncia.
Non inseguirmi se fuggo, non vivere in pena,
ma ,ostinatamente, sopporta, trattieniti.
Dimmi addio. Ed ora, Catullo, mi dici che resisti
che non mi cerchi continuamente, che non mi cercherai, se non vorrò…
Non credere che nessuno mi desidererà ancora,
non mi chiamare svergognata e non ti curare di che sorta di vita mi resti.
C’è ancora chi mi verrà vicino, chi mi troverà bella,
chi amerò, qualcuno a cui apparterrò,
che bacerò, a cui morderò le labbra.
Tu, Catullo, invece, sei condannato e allora desisti.